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mercoledì 24 settembre 2008

AVVOCATO TECCHIO

L'avvocato (in latino advocatus da advoco = voco + ad chiamo a me) fa parte dell'ordine forense perché anticamente l'avvocatura era nel Foro ed oggi indica il professionista laureato in giurisprudenza ed iscritto ad un pubblico albo, che rappresenta, assiste e difende un cliente, avanti ad un giudice o in una controversia extragiudiziale, in forza di un mandato e dietro pagamento di un onorario.
La Gallia ebbe il privilegio di fornire alla Roma imperiale un gran numero di avvocati, nutricola causidicorum, così li chiama Giovenale. A Roma avevano principalmente una funzione civica e non venivano pagati. C'è netta separazione tra le controversie civili e le controversie penali. Nelle controversie civili le parti giuridiche devono accertare un diritto, mentre in quelle penali, vi è la violazione di una norma del codice penale, quindi un reato.
Avvocato e uomo politico italiano (Vicenza 1807-Venezia 1886). Combattente nel 1848, fu membro del governo provvisorio di Vicenza e portò con altri il voto di fusione del Veneto al quartier generale di Carlo Alberto. Fallite le speranze, esulò a Torino dove fu deputato dalla I alla IX legislatura e ministro dei Lavori Pubblici con Gioberti (1848-49). Contrastò la politica di Cavour. Dopo Villafranca (1859) organizzò e diresse il Comitato veneto di emigrazione. Fu presidente della Camera italiana (1862-63), senatore (1866), ministro di Grazia e Giustizia con Rattazzi (1867) e presidente del Senato (1876-84).
TECCHIO HUMBERTO
FELINO - PR